Per la maggior parte delle persone, acquistare un immobile e quindi una casa propria significa anche dover accendere un’ipoteca. La gran parte dei potenziali acquirenti può infatti coprire con i propri fondi solo una piccola parte del prezzo d’acquisto e pertanto finanzia quella più grande con un’ipoteca, cioè con un prestito di una banca o di una compagnia di assicurazioni garantito dall’immobile.
L’autunno e l’inverno sono il momento migliore per fare le prime previsioni per il prossimo anno. Ecco perché in questo nostro blog vorremmo informarla sulle tendenze e gli sviluppi attuali in materia di ipoteche e darle una previsione per i prossimi mesi.
Prima però vogliamo darle un’informazione importante: il timore di futuri tassi di interesse più alti aumenta la preferenza per le ipoteche a lungo termine.
Il 3° trimestre del 2021 è stato particolarmente rilevante a questo riguardo perché si è registrato un cambiamento nella preferenza della durata del finanziamento. Rispetto all’anno precedente, la durata media delle ipoteche stipulate è passata da poco meno di sette anni a otto anni. Questa tendenza mostra chiaramente che le scadenze più lunghe sono sempre più richieste. Le ipoteche a lungo termine continuano quindi a riscuotere grande interesse, ma sono anche piuttosto costose.
Ma perché?
Questo trend può essere spiegato dalle preoccupazioni per l’aumento dei tassi di interesse sulle ipoteche che, a loro volta, sono legati alle aspettative di inflazione più alte. Questo «timore dei tassi di interesse» spinge molti a optare per le scadenze più lunghe.
Tuttavia, la curva dei rendimenti si sta lentamente riprendendo. Questo comporta che, su un lungo periodo, le ipoteche a medio termine guadagneranno sempre più terreno rispetto a quelle a lungo termine.
In questo caso è pertanto opportuno osservare il differenziale dei tassi di interesse, che, considerando i diversi modelli di ipoteca (a breve, medio e lungo termine), ha registrato una costante convergenza. Nel terzo trimestre del 2018, la differenza del tasso di interesse tra le ipoteche decennali e quinquennali era ancora di 46 punti base (PB). All’epoca, un’ipoteca decennale era in media di 61 punti base più costosa di un’ipoteca biennale. Un anno dopo, i tassi di interesse a lungo, medio e breve termine hanno cominciato a evidenziare un andamento decisamente convergente. Dal 3° trimestre del 2020, si può osservare una leggera normalizzazione dei tassi di interesse.
Dall’inizio del 2019, il tasso di interesse sulle ipoteche fisse a 10 anni ha oscillato tra l’1,0 e l’1,3 percento (media dei tassi di interesse di 40 banche e assicurazioni), raggiungendo il tasso massimo nella primavera di quest’anno. Da allora, c’è stata di nuovo una leggera tendenza al ribasso, ed è per questo che è ora il momento più vantaggioso per stipulare un’ipoteca e non la primavera. Tuttavia, il tasso di interesse delle ipoteche a tasso fisso a 10 anni è superiore di mezzo punto percentuale a quello di un’ipoteca del mercato monetario (Libor/SARON). Secondo gli esperti, questa situazione rimarrà inalterata per alcuni anni, facendo sì che un’ipoteca del mercato monetario sia oggi l’opzione leggermente più economica.
Stipulare un’ipoteca a tasso fisso è quindi vantaggioso solo se ci si attende che i tassi di interesse aumentino nei prossimi anni. Quindi, se si accende un’ipoteca a lungo termine oggi, è possibile assicurarsi l’attuale basso livello dei tassi di interesse per i prossimi 10-15 anni.
L’ipoteca a tasso fisso è una delle prime ipoteche scelte più frequentemente, poiché offre la maggiore sicurezza di pianificazione. Il tasso di interesse rimane infatti sempre lo stesso e può quindi proteggere dall’aumento dei tassi di interesse. Tuttavia esso è sin dall’inizio più alto rispetto a quello variabile. La durata può essere fino a 15 anni. Grazie al tasso di interesse fisso, è possibile preventivare esattamente le spese relative all’immobile e quindi conoscere i propri obblighi finanziari per i prossimi anni.
Dove stipulare un’ipoteca?
A causa dell’orizzonte di investimento molto lungo, i fondi pensione, le compagnie di assicurazione e le fondazioni di investimento offrono condizioni molto buone per le ipoteche a lungo termine. Spesso essi registrano una maggiore richiesta quando dal mercato arrivano segnali di tassi di interesse in aumento. Questo è stato anche il caso nel 3° trimestre del 2021: rispetto al trimestre precedente, la percentuale delle ipoteche erogate da queste istituzioni è aumentata dal 15 percento a oltre il 40 percento.
Per questo le consigliamo di informarsi sui finanziamenti per l’acquisto di una casa di proprietà non solo presso la sua banca di fiducia, ma anche di verificare le offerte dei fondi pensione, delle fondazioni di investimento o delle compagnie di assicurazione. Tuttavia, dovrebbe muoversi rapidamente perché il limite massimo in termini di copertura patrimoniale per le ipoteche erogate sarà presto raggiunto. E successivamente le banche diventeranno di nuovo interessanti.
Punti base Unità del settore finanziario che corrisponde a 1/100 di punto percentuale (da non confondere con la percentuale). 100 punti base corrispondono quindi a un punto percentuale.
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